BROADCAST

La produzione televisiva distribuita attraverso i suoi infiniti diversi canali, ma con un denominatore comune: avere qualità tecnica e soprattutto libertà giornalistica ed artistica.

INSIEME
2013-2021 | 4 minuti
Soggetto: Vito Robbiani
Regia: Vito Robbiani
Realizzazione: Marianne Quarti, Graziano Monzeglio, Franco Monastero, Gioele Di Stefano, Michele Vassalli, …
Cliente: RSI
Produzione: RSI, Bruno Boccaletti, Consuelo Marcoli

“insieme – mitenand – ensemble” propone ogni settimana brevi reportage sui problemi legati alla salute, all’ambiente e ai problemi sociali e  in Svizzera e nel Terzo mondo. I servizi mostrano come le organizzazioni umanitarie private reagiscono a queste sfide.
La RSI trasmette Insieme il sabato sera, alle 19:45 su La1.

Sito ufficiale RSI

ANN DA GUÈRA
2018 | 25 minuti x 5
Soggetto: Vittorio Barino
Regia: Vittorio Barino, Vito Robbiani
Realizzazione: Vittorio Barino Graziano Monzeglio, Gioconda Donato, Franco Monastero, Serenella Gabutti
Cliente: RSI
Produzione: Audio4 e RSI

Ritornano in prima serata i protagonisti di Ann da guèra. In questa seconda stagione continuano le vicende della famiglia Bernardi a Molino Nuovo dal 1939 in avanti. Dopo averli seguiti nei mesi che precedettero l’invasione tedesca della Polonia, li ritroviamo ora alcuni mesi dopo l’occupazione e la conseguente mobilitazione generale in Svizzera, con l’esercito guidato dal generale Guisan a difesa dei nostri confini.

La serie dialettale in cinque puntate segue i personaggi e il loro piccolo mondo mostrando le implicazioni, le traversie e le limitazioni che la guerra apporta alla loro vita quotidiana.

 

LE SCELTE DI MARIO – MARIO MATASCI, COLLEZIONISTA

2016 | 52 minuti 

Soggetto: Krysia Binek, Vito Robbiani
Regia: Krysia Binek, Vito Robbiani
Realizzazione: Krysia Binek Gioele Di Stefano, Sandro Schneebeli, Franco Monastero, Artur Schmidt, Silvana Bezzola Rigolini, Bruno Bergomi,
Cliente: RSI
Musica: Sandro Schneebeli
Produzione: mediaTREE

Mario Matasci é un uomo d’altri tempi, che un giorno ha deciso di lasciar decantare la sua passione per l’arte, come si fa con un vino pregiato. È una persona schiva e riservata, che si lascia trasportare solo quando parla delle innumerevoli tele raccolte durante il percorso di collezionista d’arte. La sua passione é tardiva, sopraggiunge quando già era un enologo affermato. Da poco ha compiuto 85 primavere; oggi trascorre gran parte del suo tempo a Riazzino, dove ha sede il “deposito per l’Arte- Fondazione Matasci”, voluta per assicurare un futuro al suo tesoretto. Un capannone industriale: la sua nuova casa, come dicono scherzosamente gli amici, dove con rigore, a scadenze regolari, propone nuovi allestimenti. Un’occasione per ricordare le tappe e gli incontri che hanno plasmato il suo originale percorso, tra cui quello di una galleria che in cinquant’anni ha fatto apprezzare al grande pubblico numerosi artisti giovani o sconosciuti.
Un’occasione per scoprire cosa può succedere quando un affermato enologo si appassiona all’arte …

Mario Matasci è nato a Sonogno (Verzasca), ha 85 anni. Da ragazzo sognava di fare il sacrestano o il direttore d’orchestra. È il maggiore di 3 fratelli, di una modesta famiglia contadina, che presto lo coinvolge nell’attività dell’azienda agricola. Diventerà enologo, una professione esercitata per oltre 40 anni, raccogliendo numerosi riconoscimento per la qualità dei vini dell’omonima Cantina. Poi la svolta decisiva, quella che gli cambia la vita e inizia a interessarsi alle arti figurative.
Diffusione TV:
lunedì 19 dicembre RSI La2 ore 22.10, in Portrait

sito web ufficiale deposito Matasci

L’ANNO SENZA GIORNI
di PAOLO TAGGI

2016 | 64 minuti
Soggetto: Paolo Taggi
Regia: Paolo Taggi
Realizzazione: Graziano Monzeglio Gioele Di Stefano, Silvana Bezzola Rigolini, Bruno Bergomi, Marco Alessi,
Cliente: Paolo Taggi RSI
Produzione: mediaTREE produzioni sagl, Dugong Films (produzione esecutiva)
Coproduzione: RSI

Il 2015, per le vittime di Charlie Hebdo, e per tutta la Francia, è un anno brevissimo. Inizia con la notte di Capodanno e sette giorni dopo è già terminato. E quando la tragedia sembra poter essere elaborata, Parigi ripiomba nel terrore con gli attentati del 13 novembre.
Il documentario affronta una ricorrenza che non si compie, tenta la rielaborazione impossibile di una tragedia che si ripete e raccoglie le testimonianze di chi è “sopravvissuto” a Charlie Hebdo.
Maryse Wolinski, vedova del vignettista Georges, e Paul Bolten, enigmatico marito della psicanalista Elsa Cayat, unica vittima donna della redazione, ci accompagnano nel loro diverso e ugualmente intenso viaggio dentro il dolore. Sullo sfondo una serie di testimonianze toccanti di personaggi che, a vario titolo, si intrecciano con la vicenda di Charlie Hebdo e ai quali l’attentato ha cambiato la vita. Tragici eventi che chiamano una riflessione sulla natura del terrorismo oggi, della guerra globale e del futuro prossimo.

A ME MANCA LA VITA – Falò

2017 | 35 minuti
Regia: Gioele DI Stefano, Vito Robbiani
Produzione: mediaTREE

Davide ha 51 anni, è di Luino. Per diversi anni fa il frontaliere, lavora in una ditta ticinese a cinque minuti dal confine con l’Italia. Nel tempo libero va in bicicletta, è la sua grande passione. Nell’agosto del 2013 ha una crisi respiratoria di cui non capisce bene l’origine. Dopo vari esami gli viene diagnosticata definitivamente una berilliosi. Come ha fatto a contrarre la malattia? I sospetti di Davide si concentrano sullo stabilimento dove lavora, anche se non gli risulta che in fabbrica venga impiegato del berillio e non sembra vengano prese delle protezioni al riguardo. E allora come ha potuto ammalarsi? Falò in proposito ha condotto un’inchiesta a 360 gradi, i cui risultati sono per alcuni versi sconcertanti. Intanto Davide vive attaccato ad una bombola d’ossigeno, la sua unica speranza di riavere una vita normale è quella di un trapianto di polmone.

Falò – RSI LA 1, giovedì 4 maggio 2017, 21:10

DALL’INFERNO AL PARADISO

VON DER HÖLLE INS PARADIES

2016 | 45 minuti
Soggetto: Vito Robbiani
Regia: Vito Robbiani
Realizzazione: Sandro Schneebeli Adriano Schrade, Gioele Di Stefano, Franco Monastero, Silvana Bezzola Rigolini, Bruno Bergomi, Artur Schmidt, Karin Leoni,
Cliente: RSI
Musica: Sandro Schneebeli
Produzione: mediaTREE

VOD streaming (italiano e tedesco)

Cesare Lucchini si definisce un operaio della pittura, ogni mattina presto si reca nel suo atelier, si cambia e inizia il suo lavoro. 50 anni fa terminò gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera e da allora non ha mai smesso di dipingere. Le sue opere ci parlano di “quello che resta” dopo lo scempio compiuto da uomini su altri uomini, ma queste visioni sono nascoste da una ricerca estetica e da un “filtro di luce” che ricordano più il paradiso che l’inferno di Soweto, dei bambini soldato, delle maree nere, delle guerre e degli sbarchi dei migranti.
75 anni appena compiuti e una grande mostra in cantiere: una retrospettiva al Kunstmuseum di Berna.
Cesare Lucchini è nato a Bellinzona (Svizzera) il 10 luglio del 1941. Nel 1965 si è diplomato presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, città in cui ha lavorato fino al 1988. Poi ha aperto lo studio in Germania, inizialmente a Düsseldorf poi a Cologna, oggi lavora nel suo atelier di Lugano.
Nel 2016 il Kunstmuseum di Berna messo in mostra una sua restrospettiva. Un’occasione per dedicargli un documentario e festeggiare i suoi 75 anni.

Diffusione TV:
 lunedì 19 dicembre RSI La2 ore 22.10, in Portrait

sito web ufficiale mostra Kustmuseum BERNA

AL CENTRO LA MONTAGNA – Il Giardino di Albert

2018 | 32 minuti
Soggetto: Vito Robbiani
Regia: Vito Robbiani
Produzione: mediaTREE produzioni sagl, RSI.
Documentario di Vito Robbiani.
Con Christian Bernasconi,

Christian Bernasconi è biologo e appassionato di formiche. È il direttore del Centro Pro Natura Lucomagno dal 2010.
Il Centro si trova a 1750 metri di quota ed è situato a 5 km a sud del valico del Lucomagno in zona Acquacalda, in uno dei più affascinanti paesaggi naturali svizzeri. La sincera passione per il promovimento e la difesa della montagna di Christian, la natura monumentale dei luoghi e il punto di riferimento del Centro Pro Natura ci aiutano a fare un bilancio dello stato dell’ambiente ai giorni nostri.

Il Giardino di Albert – RSI LA1, 2018

 

ANN DA GUÈRA 1939

2016 | 25 minuti x6 

Soggetto: Vittorio Barino.

Regia: Vittorio Barino, Vito Robbiani

Realizzazione: Vittorio Barino, Graziano Monzeglio, Gioele Di Stefano, Franco Monastero, Serenella Gabutti
Cliente: RSI 
Produzione: Audio4 e RSI

Con: Adele Pellegatta, Antoinette Werner, Carlo Nobile, Deborah Morese, Filippo Muraca, Gilberto Fusi, Gioele Di Stefano, Giona Berardi, Leonia Rezzonico, Luca Semeraro, Ludovico Fededegni, Marco Gabutti, Mario Ritter, Mileti Udabotti, Nicolò Parolini, Orio Valsangiacomo, Paola Puricelli, Petra Valentini, Ruben Ferreira, Serenella Gabutti, Silvio Pella, Zoe Pernici

Le vicende si svolgono nell’ambito di una famiglia che risiede nel quartiere operaio di Molino Nuovo, a Lugano nei mesi che precedettero l’invasione della Polonia da parte di Hitler, culminata – qui da noi – nella mobilitazione generale del nostro esercito negli ultimi giorni di agosto e ai primi di settembre del 1939.
Protagonisti di questa serie sono gli attori dialettali conosciuti e amati dal pubblico che segue il dialetto, Diego Gaffuri, Gilberto Fusi, Leonia Rezzonico, Mileti Udabotti, Antoinette Werner tanto per fare alcuni nomi, ed una trentina di altri attori.
I personaggi, che vivono nel piccolo mondo che fa da sfondo alle vicende narrate,, vengono colti in un momento di crisi: una serie casuale di incidenti modifica inavvertitamente i loro rapporti, fino al momento fatidico dello scoppio della terribile guerra, che li porrà di fronte a scelte inaspettate.

RSI LA 1, da lunedì 5 a venerdì 9 dicembre, ore 20.40 LA 2, da martedì 6 a lunedì 12 dicembre, ore 9.50

MALANZIANITÀ – Falò

2016 | 31 minuti 

Soggetto e regia: Vito Robbiani e Fabio Dozio
Realizzazione: Gioele Di Stefano, Graziano Monzeglio
Cliente: RSI
Produzione: mediaTREE

Falò ritorna sul tema dei maltrattamenti degli anziani dando la parola ai telespettatori che hanno scritto al nostro Forum denunciando negligenze nei confronti dei congiunti.

Le nostre case per anziani sono perlopiù ben gestite, ma questo non impedisce che accadano regolarmente episodi di non buon trattamento, dovuti a negligenze o a lacune da parte del personale di cura. In questi casi non sempre i parenti, quando vengono a conoscenza di questi fatti, denunciano l’accaduto.

Quando invece i congiunti segnalano le sospette negligenze alle autorità di vigilanza, passano anni prima di ottenere una risposta: una situazione incomprensibile per le famiglie!

Un altro fattore di disagio in alcuni istituti per anziani è dato dalle condizioni di lavoro degli operatori. Ritmi di lavoro e turni insostenibili si ripercuotono negativamente anche sulla qualità delle cure.

 RSI LA 1, giovedì 10 marzo, 21:10

GIRO D’ISRAELE – Sottosopra

2019 | 13 minuti
Soggetto: Vito Robbiani, Mario Casella
Regia: Vito Robbiani
Produzione: ICEBERG-film SA
Montaggio: Samir Samperisi

Partire e lasciare la famiglia, anche se per soli 10 giorni é sempre un’impresa. Tanto più se la meta è un paese come Israele…

RSI LA1, 11 agosto 2019, 20.40

Filmato su Vimeo

LEONARDO A LOCARNO

2005 | 26 minuti
Soggetto e regia: Alessandro Borrelli
Produzione: La Sarraz Pictures (Torino), mediaTREE
Riprese: Vito Robbiani, Alberto Veronese

VOD streaming (italiano)

Dopo un lungo lavoro di studi e ricerche, il Professor Marino Viganò giunto alla tesi che il “rivellino” (protezione militare) del castello di Locarno sia opera dell’ingegner militare Leonardo da Vinci.
Il film segue come in un’indagine tutte le tappe che hanno condotto a questa affascinante conclusione

Sito esplicativo

IN VIAGGIO CON GORAN

2023 | 52minuti
Regia e riprese: Vito Robbiani
Montaggio: Samir Samperisi
Suono e mix: Graziano Monzeglio, Franco Monastero
Musica: Goran Stojadinović
Produttore RSI: Michael Beltrami
Assistente di Produzione RSI: Luisella Formenti
Colorista: Dino Hodic

Forse grazie alla musica si può capire una regione, che sebbene sia vicina a noi, sembra sempre così distante. Il popolo balcanico non esiste in quanto tale, ma esiste un temperamento, che si manifesta in modo evidente attraverso la musica.

Goran è il musicista che ci accompagna – nel suo modo frenetico – attraverso questo mondo. Lui non si risparmia mai, neanche quando per scrivere un nuovo brano decide di inforcare la bicicletta e percorrere 500 km di strada nei Balcani.

Balcani significa soprattutto un’antica civiltà, la musica sintetizza e unisce quei popoli. Bregovic ha dato alla sua orchestra il nome: Matrimoni e Funerali. Nei Balcani, infatti, più che in ogni altra cultura occidentale, la musica accompagna i momenti più importanti della vita.

Goran Stojadinović è una guida ideale per un viaggio nei Balcani, un luogo di mezzo fra est e ovest. Goran, suo fratello, suo papà, suo nonno, tutti hanno suonato per i matrimoni, battesimi e funerali, ed è attraverso questo passaggio obbligato dei riti della vita che si diventa musicisti dentro e per sempre.

Goran rispettando la tradizione di famiglia è diventato fisarmonicista.

I genitori sono arrivati in Ticino inizialmente per lavoro e poi a causa della guerra ci sono rimasti. Anche Goran diventerà oste a Lugano, senza però mai abbandonare la musica. Passando con grande naturalezza da una festa privata al palco di Estival Jazz.

In una sua parentesi giovanile belgradese, si faceva chiamare Rango, ed è stato un cantante di successo, il suo brano “Ima deset dana” è ancora oggi molto ascoltato su youtube.

Il documentario termina con un giro in bici attraverso una parte della ex Jugoslavia (Croazia, Bosia, Montenegro).

Un viaggio, un’avventura per raccontar di lui e della musica e di tutto un paese.

 

Sito RSI Storie La1 (domenica 7 maggio 2023, RSI la1 20.45)

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